Ciao Metandante,
pensi di riuscire a trovare il tempo per calmare la tua mente e dare potere al cuore?
Allora leggi attentamente questo articolo, che racchiude in sé un grande insegnamento che abbiamo preso dal libro dei racconti “Le storie di Maui: 111 gradini verso la felicità”
Ma prima rispondi francamente.
Se qualcuno ti facesse un regalo che ti permette di raggiungere lo stato di gioia, lo rifiuteresti?
Noi crediamo di no.
Ecco il motivo per cui se ora stai ascoltando la tua metaintenzione giornaliera, l’approfondimento di Metazione e la meditazione serale nel corso GRATUITO “Svesto l’EGO” , che trovi nell’area riservata di Metazione, potresti dire:
“Non ho tempo di fare tutto, come posso fare? Tanto se anche studiassi non mi rimarrebbe nulla in testa, perchè sono troppo impegnata!”
Ci permettiamo di dissentire affidando la nostra obiezione alla storiella di cui, tra poco, ti riportiamo un pezzetto.
Ma prima ti vorremmo spiegare il motivo per cui ricevi tanto materiale GRATUITO, che altri probabilmente ti avrebbero fatto pagare.
La risposta è semplice.
Lo facciamo per amore di condivisione dello stato di gioia.
Se più persone raggiungono questo stato, c’è più possibilità che potremmo realizzare un mondo in cui siamo tutti felici.
Questo è il nostro sogno (Simona e Marilena).
Se vuoi farlo diventare anche il tuo sogno, allora accogli con gratitudine questo regalo che ti offriamo.
Il tempo per meditare, per esprimere le tue metaintenzioni o per gli approfondimenti del cuore, lo puoi trovare per esempio la mattina quando prendi il caffè o la sera prima di dormire.
Qualunque sarà la tua scelta questo tuo piccolo granello di impegno quotidiano si trasformerà tra 365 giorni in una montagna e tu avrai raggiunto una dose di consapevolezza che neppure immagini.
Ed ora ecco a te la storiella dal titolo: “L’acqua e il setaccio”
“Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?” domandò un allievo al suo Maestro. Il Maestro non gli rispose e gli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra.
L’allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica. Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e prese il setaccio. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume non riusciva a fare nemmeno un passo verso il Maestro che non ne rimaneva neanche una goccia. Provò e riprovò decine di volte ma per quanto cercasse di correre più veloce l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse: “Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito.” “No”, rispose il vecchio sorridendo, “tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi, lo ha ripulito.”
La morale di questa storia ti incoraggia a continuare con il tuo piccolo impegno quotidiano di approfondimento, perchè sta già dando i suoi frutti, anche se ora non ti sembra così.
Clicca QUI per accedere GRATUITAMENTE al tuo regalo!
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A presto,
Simona e Marilena
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